Come si manifesta e come comprenderla
Alcuni comportamenti infantili appaiono molto aggressivi come graffiare, mordere o tirare i capelli e suscitano preoccupazione nei genitori.
Ricordiamo sempre che dietro queste azioni si nasconde il desiderio di attenzione e di ascolto.
SIGNIFICATO DEL TERMINE AGGRESSIVITA’
Aggressività deriva dal termine latino “ad-gradior” che significa “cammino in avanti”, “vado verso”. Nei bambini l'aggressività è una modalità comunicativa e di crescita che si trasforma ed evolve in relazione alle tappe evolutive dello sviluppo e pertanto deve essere valutata in relazione alla sua età.
· Nel primo anno di vita l'aggressività del bambino (che si manifesta con pianti, urla, utilizzo di oggetti per colpire persone o piani di appoggio) è una modalità specifica sia di reagire alle frustrazioni sia di dare spazio alla tendenza esplorativa che caratterizza proprio i primi anni di vita.
· Intorno ai 2-3 anni il bambino impara a dire sempre “NO” anche questo rappresenta un suo modo di crescere che gli permette di distinguere l'IO dal TU e di far valere la sua volontà. Alcuni atteggiamenti aggressivi rappresentano un tentativo per esplorare le relazioni e anche per verificare l'effetto che queste azioni suscitano sulle persone che circondano il bambino.
Dal punto di vista psicologico l’aggressività è considerata una manifestazione positiva, una componente fondamentale della personalità, nel senso che un bambino che ha dell’aggressività è un bambino che si espone, che ha rapporti con altri bambini e che rivolge la parola alle persone senza eccessivi problemi.
Allora quando assume una valenza NEGATIVA?
Quando si attivano modalità che sono distruttive per il bambino e le persone che gli stanno intorno: come picchiare i compagni, mordere, picchiare i genitori, reagire con scatti di ira, a volta incontrollabile, ad ogni “no” o ad ogni “critica”.
… in questi casi cosa si può fare?
Ø STABILIRE DELLE REGOLE CHIARE: esprimete sempre in modo chiaro la vostra disapprovazione verso comportamenti di tipo aggressivo.
Ø SUGGERITE AL BAMBINO DEI COMPORTAMENTI ALTERNATIVI: il vostro obiettivo è di far esprimere il bambino quando ha dei problemi, ma in modo calmo, sebbene deciso. Incoraggiatelo a rivolgersi a voi quando è arrabbiato e a esprimere a parole la sua rabbia, fino a quando non si sente meglio.
Ø ESPRIMETE VOI AD ALTA VOCE LE EMOZIONI CHE IL BAMBINO PROVA: se vostro figlio è arrabbiato e non parla, siate voi a dire qualcosa: "So che sei arrabbiato", cercando di fargli intuire che capite quello che prova.
Ø DATE IL BUON ESEMPIO: non usate la violenza e l’aggressività nell’educazione dei vostri figli, ma siate fermi magari utilizzando delle punizioni, spiegando sempre il perché al bambino.
Ø LODATELO SE HA COMPORTAMENTI NORMALI E CALMI: mostratevi contenti se è gentile e generoso, premiate i comportamenti corretti.
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