sabato 9 luglio 2011

DISEGNO INFANTILE

IL LINGUAGGIO DEI BAMBINI: IL DISEGNO

Il disegno è un vero e proprio strumento di comunicazione, l’espressione più autentica e originale della personalità infantile; il disegno è un linguaggio particolare che consente ai bambini di esprimere i propri sentimenti, stati d’animo, emozioni, problemi e conflitti.
Ogni bambino nei suoi primi anni di vita mostra la continua necessità di fare esperienze attraverso il corpo e i sensi. I piccoli sembrano completamente coinvolti nel loro continuo desiderio di esplorare il mondo, attraverso il movimento e la manipolazione. Il disegno costituisce una delle più importanti attività motorie ed espressive del bambino che acquisisce gradualmente il controllo della propria attività manuale, fino a giungere al disegno rappresentativo verso i 3 o 4 anni.


SVILUPPO DEL DISEGNO NELLA PRIMA INFANZIA

I primi tentativi grafici dei bambini si collocano intorno ai 18-20 mesi quando i piccoli iniziano a tracciare dei segni con la matita sul foglio, spesso in modo del tutto casuale e a volte con molta energia, anche a causa dello scarso controllo motorio. Gradualmente l'attività istintiva del bambino lascia lo spazio a delle attività intenzionali, grazie alla capacità del piccolo di coordinare meglio le sue capacità visive con quelle motorie, e quindi saprà orientare correttamente il suo movimento per produrre determinati segni. Intorno ai 22 mesi il bambino sarà interessato a produrre linee orizzontali, verticali e circolari: questa fase viene definita dello “SCARABOCCHIO CONTROLLATO”.
Verso i 2-3 anni di età il bambino comincia a dare un nome al suo scarabocchio, attribuendogli in tal modo un significato e dando sfogo alla sua fantasie ed alle sue emozioni. Questo stadio è detto fase dello “SCARABOCCHIO A SIGNIFICATO” per indicare che è presente un’intenzionalità rappresentativa. E' solo verso la fine del terzo anno di vita che i bambini iniziano a disegnare figure che somigliano ad oggetti (casa, sole, albero) e solamente verso i 4 anni questi scarabocchi acquistano un significato comprensibile anche all’adulto. A questa età emergono le prime figure umane, inizialmente molto abbozzata e dalle forme stilizzate e molto semplificate; il bambino esce definitivamente dalla fase dello scarabocchio per entrare in quella figurativa. In questi primi disegni la dimensione del colore è utilizzata in modo estremamente personale e soggettiva: gli oggetti o le figure possono essere di qualsiasi colore, e al bambino non interessa rappresentare fedelmente la realtà, ma dare libero sfogo alla sua fantasia.
Esistono anche delle distinzioni legate al sesso nello sviluppo delle capacità rappresentative: generalmente le bambine includono nei loro disegni un maggior numero di dettagli, riferiti sia alle persone che all'ambiente (per es., fiori, animali, giochi), e questo indica una maggiore maturità delle bambine rispetto ai maschietti, che rispecchia una effettiva precocità nello sviluppo in questa fase della crescita. Possiamo facilmente notare che il disegno è strettamente legato alla maturazione affettiva, cognitiva e sociale del bambino e rappresenta una finestra con la quale il bambino rappresenta sia il mondo che lo circonda sia la sua realtà interiore e il suo vissuto emotivo.


IL DISEGNO COME ESPRESSIONE DELLA REALTA’ EMOTIVA

L'attività grafica, oltre ad essere uno dei mezzi che il bambino possiede per comunicare e descrivere gli avvenimenti e le cose, è sicuramente anche uno strumento d'espressione della propria vita emotiva.
Tre sono le tematiche importanti nei disegni dei piccoli che possono fornire degli elementi rispetto al mondo interiore del bambino: il disegno libero, l'autoritratto e il disegno della famiglia. Il disegno libero si rivela molto interessante perché il bambino tende autonomamente a rappresentare ciò che ama o di cui ha paura, ad esplicitare i propri vissuti, conflitti ed ansie. Attraverso l'autoritratto in genere i bambini riproducono con discreta fedeltà e precisione la percezione che hanno di sé stessi ed il livello di adattamento all’ambiente circostante. Attraverso il disegno della famiglia, invece, possono emergere elementi interessanti sul rapporto che i bambini hanno con i loro genitori e su come questo subisca modificazioni con il passare del tempo.




"Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera."
                                                        Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996

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